domenica 1 aprile 2007

Il buon gusto

Dando uno sguardo veloce alle prossime foto, verrebbe da pensare che ciò che le accomuna è solo il fatto che il fotografo è proprio scarso. Invece, c'è un altro filo conduttore: la mancanza di buon gusto. Il senso estetico non si studia a scuola, è qualcosa che va curato giorno per giorno ed è facile svilupparlo quando si è in presenza di bellezza. In Italia, abbiamo il sole, Roma, Firenze e Venezia: forse anche per questo mangiamo alla grande e vestiamo benissimo. Il popolo tedesco ha raggiunto risultati strabilianti in tanti campi ( dalla filosofia all'ingegneria), ma appena c'è da dedicarsi a questioni frivole, come che colori abbinare, entra nel panico.
E i risultati sono di dubbio gusto, come si può notare dalle prossime foto:

Quando si parla di globalizzazione, si usa spesso il termine "meltin pot"; ovvero un pentolone in cui si mischia tutto. Se c'è un posto in cui c'è il rischio di incontrare un pentolone dove si mischia tutto, questo è il primo ristorante italiano-indiano. Si trova nella strada dell cucina etnica, e riesce a riassumere i tratti tipici delle cucine, però mantenendo distinte le due identità. Per esempio, si chiama "Pizzeria mamma Rosa" e allo stesso tempo offre originale cucina indiana...




I

Prima del boom economico degli anni 90, l'Irlanda era sicuramente il paese più povero dell'Unione Europea. Quando i dublinesi si sono ritrovati improvvisamente montagne di sacchi di dollari sotto il letto, hanno deciso che era giunto il momento di rilanciare l'immagine della loro città, investendo i propri risparmi in grande opere, per far sapere ai posteri che gran bella città fosse Dublino. Per questo motivo, nel 2000 hanno eretto un palo altissimo al centro della via principale. Poi hanno continuato la loro opera di risanamento estetico, costruendo enormi palle in mezzo al centro storico.
Anche gli abitanti di Norimberga, a metà degli anni 90, hanno pensato che fosse giunto il momento di regalare alla città una grande opera d'arte. Il consiglio di amministrazione si è seduto intorno a un tavolo e si è chiesto " Come si può raggiungere la perfezione del coniglio di Durer?". Anche se io avrei risposto "Non credo che ci voglia molto", i tedeschi hanno stabilito "E' impossibile realizzare un coniglio così bello".
E partendo da questo spunto, hanno deciso di tirar su un bel coniglio di bronzo di fronte alla casa dell'artista. La bellezza del coniglio sta però nel suo significato. Infatti, questo è proprio il coniglio di Durer che si sta mangiando tutti gli altri conigli: perchè è talmente bello, che tutti gli altri conigli rappresentati dagli altri artisti devono confrontarsi con lui e vengono battuti.
E dato che tutti possiamo dare profondi significati a cose, io proporrei due statue gemelle, una a dublino e una norimberga, rappresentanti una un tedesco e l'altra un irlandese con due boccali vuoti in mano, perchè hanno appena finito di bersi il cervello.




Lo so, questa immagine non è proprio di buon gusto. Però è utile per far capire quanto sia vero che i tedeschi adorino programmare tutto. Per ogni problema, ci deve essere una soluzione. Avete presente la meno nobile ( nonchè più antica) delle battaglie femministe? Nel bagno ( dei maschi!) di uno studentato in cui mi trovavo l'altra notte, hanno scoperto come risolvere il problema. Con un cartello coinciso, chiaro ed efficace.
Quando me lo sono ritrovato di fronte, ho pensato che fosse uno scherzo. Poi mi sono ricordato che una ringhiera ha più senso dell'umorismo di un tedesco, e quindi sono giunto alla conclusione che lo scopo dell'indicazione fosse serio.
Me l'ha poi confermato un mio amico bavarese, spiegandomi che l'adesivo è diffusissimo in tutta la Germania.
Non vi dico se ho seguito l'indicazione o meno, ma chiunque abbia mai visto la cura certosina con cui buttavo la cenere delle sigarette dietro il mio letto, sa già la risposta...

Questo, invece, è Marcel, il mio vicino. L'altra notte, per farsi bello, ha deciso di conciarsi secondo la moda dominante in Nieder Sachsen. Ovvero, come Jonathan, il gay del grande fratello di qualche anno fa...


Quando si parla di squallore, so che posso sempre contare sulle facce di Carlo. Su questa foto in particolare, abbiamo avuto una lunga discussione.
Secondo lui, la sua espressione è normalissima e sono solo mie cretinate.
Secondo me, invece, ha la faccia di uno che è a metà tra il sorpreso e il divertito, come se gli fosse appena entrata una mosca in culo...

Nessun commento: