Le prigioni
Filo spinato: come appare il campo dall'esterno
Questa frase si trova nell'ingresso di tutti i campi di concentramento
I letti
La statua del prigioniero ignoto
I forni crematori
Questa frase si trova nell'ingresso di tutti i campi di concentramento
I letti
La statua del prigioniero ignoto
I forni crematori
Una gita in un campo di concentramento è paradossale e macabra. Mentre ero lì, ad essere sincero, non sono stato particolarmente sconvolto. La bella giornata, l'aria fresca e un'enorme parco verde hanno tolto a Dachau quell'aria di sacralità che ci si aspetta da un campo di concentramento. Rivedendo le foto, però, devo dire che mi viene la pelle d'oca.
A Dachau, che si trova nel sud della Baviera, sono morte 70000 persone. Non solo ebrei, ma anche cattolici, ortodossi, omosessuali e prigionieri politici. Il campo è stato costruito nel '33 e all'inizio le condizioni igieniche erano molto differenti. Infatti, in teoria erano campi di rieducazione: o almeno così spiegava la propaganda. Per questa ragione, all'ingresso del campo si trovava sempre la famosa scritta "Arbeit macht frei", il lavoro rende liberi. Nei primi anni i prigionieri venivano torturati più psicologicamente che fisicamente: se i letti non erano perfettamente rifatti, i prigionieri venivano puniti amaramente. Dopo un paio di anni, quando i prigionieri sono aumentati radicalmente, la situazione è mutata. I prigionieri dormivano in 6 in un letto e non avevano più beni privati ( prima avevano un armadietto per tenere la coperta, la ciotola ecc...): ogni mattina venivano adunati nella piazza principale. Se mancava solo una persona, si rimaneva in piedi finchè l'SS non l'avesse trovata. Capitava che gli ebrei stessero in piedi anche 20 ore di fila, con il gelo dell'inverno tedesco. Se qualcuno cadeva, non poteva essere aiutato.
Durante il giorno, i prigionieri lavoravano in fabbriche possedute dalle SS. Molta gente cercava di suicidarsi, correndo contro il filo spinato. La maggior parte moriva di malattia, perchè dentro le stanze le malattie si diffondevano con una velocità strepitosa. Spesso capitava che in una stanza per 200, dormissero più di 1200 persone.
Una parte del campo era solo per le punizioni: una di queste era stare in piedi per un paio di giorni in una prigione di 1,5 m per 1,5 m. Nelle prigioni, una particolarmente bella era riservata ad uno dei tentati assassini di Hitler. Questo, che era un semplice carpentiere, aveva posto una bomba dentro una sala congressi in cui tennè un discorso Hitler. Questo era uscito improvvisamente all'ultimo momento, e nonostante i 60 morti si salvò. Nonostante si fosse macchiato di un crimine molto grave, poteva contare su un trattamento di riguardo: aveva il riscaldamento, cibo in più e una stanza particolarmente grande. Infatti, le SS erano convinte che gli Stati Uniti l'avessero pagato per uccidere Hitler e volevano informazione sui suoi mandanti. Non ottennero niente, e quando gli americano arrivarono nel campo lo uccisero.
Anche a Dachau c'erano "le docce a gas", ma, per non si sa quale ragione, non sono mai state messe in funzione per docce di massa. Venivano usate qualche volta, per docce individuali: i prigionieri venivano comunque spesso portati a "fare la doccia" in altri campi. Per evitare inutili tensioni, i prigionieri non venivano informati del fatto che stessero per essere uccisi.
Una volta che la doccia era finita, i cadaveri venivano posti nei forni crematori.
La gente del luogo era a conoscenza dell'esistenza del campo e aveva una vaga idea di cosa ci fosse dentro: però non sapevano nei dettagli cosa accadesse. Quando gli americani arrivarono, obbligarono i cittadini a vedere quello che fu lo spettacolo più macabro che mai sia avvenuto nel mondo.
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