lunedì 30 aprile 2007

Lo stadio in Germania

Lo stadio del Nurnberg
Domenica sono andato per la prima volta a vedere una partita di calcio tedesco. E posso assicurare che è una di quelle volte nella vita in cui ho pensato che noi italiani abbiamo solo da imparare. Lo stadio è veramente uno svago: il biglietto costa 10 euro, è pieno di famiglie e il clima è assolutamente amichevole. Entrati allo stadio, dove ovviamente c'erano i tornelli, si poteva facilmente accedere alla zona birra e alla zona salsicce. Una volta entrati, ci si accorge che lo stadio è pulitissimo. Il settore "Ospiti", che si trova nel primo anello, non è coperto da alcuna rete ( in Italia le mettono per evitare che le sedie lanciate, cadano sulla testa dei tifosi avversari) e nessuno fischia contro di loro. L'ultima volta che sono andato allo stadio a Cagliari, i bambini e anche qualche anziano sputavano sulla testa dei tifosi avversari. Poi, a fine primo tempo, qualche balosso aveva lanciato un petardo dagli spalti, ferendo un bambino che faceva il raccatapalle. Gli striscioni recitano frasi allucinanti contro "quei pezzi di merda della polizia" o contro altre squadre.
Qui l'unico striscione recitava qualcosa tipo: "Forza Norimberga, siamo i migliori."
Prima di iniziare la partita, vengono intervistati bambini. E l'intervista viene mostrata sullo schermo gigante. Sullo stesso schermo vengono mostrati i replay dopo i gol.
Prima della partita viene suonato l'inno della squadra e cantano tutti in piedi. Poi vengono letti i nomi dei giocatori e lo stadio impazzisce, anche se i giocatori sono dei brocchi. Poi, inizia la partita e lo spettacolo finisce là. Perchè il livello del match è degno di "Dopolavoroferroviario contro Gigi Piras". Con Degiorgi in campo.
In compenso, fa venire la pelle d'oca sentire, dopo ogni gol, il commentatore dello stadio mentre urla:
"Ha segnato per il Norimberga Andreaaaaaaassssss...."
e tutto lo stadio risponde "Wooooooollffff"
Fabio Caressa, il più famoso telecronista d'Italia, dice di essersi ispirato a questo, quando fa la telecronaca e gli tocca commentare un gol.
Sono andato a vedere la partita con Carlo, Marcel ( il mio vicino) ed Adnan, un mio amico americano. Quest'ultimo mi ha spiegato come sono gli stadi negli Usa. Anzittuto, i biglietti per vedere il football americano a livello professionistico costano 1000 euro a partita. Nonostante ciò, gli stadi sono sempre pieni. Gli studenti di solito vanno a vedere le partite degli universitari, che costano poco, e comunque sono di un buon livello. Durante le partite, viene inquadrato chi fa più casino e nelle pause ci sono le cheerleaders e le mascottes. Mi ha infine spiegato che il calcio americano è ancora più brutto del calcio tedesco e che nessuno è a conoscenza del fatto che Beckham stia andando negli Stati Uniti.
Anche con lui mi sono tolto qualche curiosità sulla cultura americana: ho scoperto che in America sono molto diffusi i cosiddetti "Fat Camp". Fat camp, che in italiano è letteralmente "Campo grasso", è un campo estivo in cui i bambini ingordi vengono mandati a buttar giù chili. Fanno esercizi fisici, ma niente merendine! Forse saranno anche utili, ma io penso che un bambino ciccione torni psicologicamente frustrato, dopo una stagione a "campo grasso"...

Uscita dallo stadio: contate i bambini!


Mintal, l'eroe della città

Marcel, si sa, riesce a rendersi ridicolo continuamente: per esempio, dopo averci spiegato per ore che nel Nurnberg gioca un giocatore di straordinario talento, per andare allo stadio, si è messo la sua maglia. Eccolo qui: Marcel con la maglia di Mintal. L'unico problema è che poi Marcel si è beccato 90 minuti di prese in giro perchè il famoso Mintal, è rimasto in panchina. E vi assicuro che, a differenzia di Degiorgi, durante Nurnberg-Bochum non avrebbe sfigurato neanche signor Dessalvi. E chiunque abbia visto signor Dessalvi in azione con una fotocopiatrice, può immaginare quanta dimestichezza abbia con un pallone...

La maglietta dice: "Noi siamo della Franconia, non della Baviera"

"Siamo della Franconia (zona della Baviera) e non della Baviera!". Io pensavo che gli unici cretini fossero i sardi, che si divertono a fare nuove province e poi a bisticciare se il capoluogo è Carbonia o Iglesias: invece, pare che anche qua vada di moda "il gioco dell'imbecille"...

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