Dopo aver fatto le quattro bevendo birra con tutti gli altri Erasmus, io e Carlo ci siamo dati appuntamento alle 11 del mattino. E ovviamente ci siamo incontrati alle 2. Io per colazione ho optato per un Kebab rimasto in frigo dalla notte prima; mentre Carlo non l'ha voluto perchè era troppo pesante. Poi, dato che non c'era nulla di aperto, mi ha chiesto di accompagnarlo a prendere un Kebab. Mi ha poi fatto provare una tipica bevanda “alla Carlo”, ovvero una di quelle cose dolciastre che provava da piccolino e che in Italia non si trovano: si chiama “Mezzo”, ed è un' aranciata e coca-cola insieme. Penso che la Coca-Cola (come al solito), insieme ad altre lobby, si sia frapposta tra questa leccornia e la sua vertiginosa scalata verso il successo...
Abbiamo poi raggiunto gli altri e abbiamo cominciato a fare un giro della città: il centro è proprio carino, sulla falsariga di Praga, anche se ovviamente non così bella. Come Praga infatti ha il fiume, il castello che domina la città, le casette col tetto spiovente, una chiesa meravigliosa, birre e salsicce. In compenso, qui “i maiali” non sono italiani e fanno far soldi solo con le salsicce...
Il centro della città pullula di negozi di vestiti, ristoranti, bar e pizzerie con nomi italiani: in questo i norimberghesi si sono dati alla pazza gioia, seppur con risultati alterni. Il più discutibile è sicuramente il parrucchiere “Belli capelli”, subito seguito dal bar spagnolo “Bar Celona”: saldo in vetta, resta comunque il motel, avvistato da Marco Severino a Bergamo, il “Gugliel Motel”.
Sempre nel centro della città, penso di aver visto uno degli spettacoli più patetico/raccapricianti della mia esistenza: sotto un portico due signori elegantemente vestiti suonavano il violino ; 10 metri più avanti, manco farlo apposta, compare un nano. Però, non è un semplice nano, è un nano vecchio, alto massimo un metro e venti, rasato a zero, vestito totalmente in pelle e con borchie. Ha sulle spalle uno stereo ed è totalmente sbronzo: canta fuori tempo e cambia canzoni continuamente sbavando e urlando “Das ist Scheisse” (Questa è una merda) e invita cortesemente i passanti a spostarsi con adorabili appellattivi come “ ScheisseKopfen” (teste di merda).
La cosa che oggi però mi ha stupito di più, me l'ha detta un brasiliano, di Sao Paolo. Mi ha spiegato che la sua città ha 17 milioni di abitanti e che, per percorrerla in macchina tutta, se non c'è traffico, sono necessarie almeno 3 ore.
Di notte sono andato con Carlo in un ristorante tedesco: abbiamo mangiato uno strudel assolutamente strepitoso. Caldo, croccante, con sopra del gelato alla vaniglia e una spruzzatina di cacao in polvere, zucchero a velo e nocciole tritate. L'unica nota che stonava era la mancanza di una bibita dal gusto deciso che ne smorzasse il sapore. Un bicchiere di “Mezzo” sarebbe stata la ciliegina sulla torta...
Ora sono a casa, in ansia, perchè il mio cellulare è scarico e mi sono accorto che ho preso il caricabatterie sbagliato e domani ho una riunione importante alle 9 e quindi devo svegliarmi presto, ma non si sa come.
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