venerdì 9 marzo 2007

Carlo e Giuseppe: la ruota e il mulo

Se c'è un aspetto lodevole dei tedeschi che non avevo tenuto in considerazione, è sicuramente il fatto che sono persone che non sprecano nulla e in questo hanno un enorme senso civico. In ogni supermercato, ci sono delle macchine automatiche in cui è possibile riportare le bottiglie usate in cambio di soldi: 8 cents per le bottiglie di vetro, 25 per quelle di plastica. In questo modo riescono a fare lavorare anche i barboni, che girano per i parchi a cercare bottiglie.
Per altro, questo metodo funziona anche in discoteca: quando uno finisce i soldi, può raccogliere bottiglie e portarle alla cassa. In cambio gli vengono date consumazioni: sicuramente uno non fa la figura del figo (“Una birra per me e una caipiroska per la signorina...Quante bottiglie costa?”), però può sempre essere utile. Anche per finire quel poco di dignità che resta a uno sbronzo spiantato.

Ma il loro amore per il riciclaggio non si limita alle bottiglie e alla quantità di negozi che vendono roba usata: ogni giovedì, chiunque voglia disfarsi di oggetti inutili, li lascia in strada. Si trova di tutto, da lavatrici (vecchie, ma funzionanti), a poltrone e a divani.
Tornando a casa, ho trovato una poltrona bianca, piccolina e, considerando la tristezza che traspira nella mia stanza, ho pensato “Mah si, concediamoci questa raffinatezza” e l'ho presa. Ero insieme a Carlo, a una mia collega e al suo fidanzato; avevamo due bici. Io e il fidanzato ci carichiamo sulle spalle la poltrona e cominciamo a macinare metri come due muli.
E qui Carlo, che, come ho già spiegato è un genio nell'arte dell'arrangiarsi, tira fuori un'idea degna di un geniale cavernicolo: poggiare la poltrona sulla bici ed evitare la fatica. Devo ammettere, che, se fosse stato per il mio sofisticato cervello da mulo, l'avrei trasportata sulle spalle per tutto il tragitto...

PS Siccome, come ho già spiegato, non posso far fare la figura del figo a Carlo, vorrei sottolineare il business che stava proponendo durante camminata verso casa. “Dunque, mi organizzo con la bici , mi carico di oggetti abbandonati e poi li rivendo ai negozi dell'usato”. E farà soldi a palate...

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