lunedì 26 marzo 2007

"Corso rapido di attraversamento stradale internazionale"

Anche se non sembra, per capire alcune differenze tra popoli, basta camminare per strada facendo attenzione a come la gente attraversa la strada.
In questo mese è stato divertente vedere come attraversa la strada un latino (italiano o spagnolo), un tedesco e un messicano.

LATINO: che sia verde o rosso poco importa. Dà uno sguardo veloce alla strada: se non c'è nessuno passa tranquillo. Se c'è qualcuno passa correndo.

TEDESCO: aspetta sempre pazientemente il verde. Non importa che la strada sia trafficatissima o vuota: rosso vuol dire rosso e verde vuol dire verde. Mi ha raccontato una mia amica che una notte ha visto un pedone tedesco alle 5 del mattino, in una strada vuota, che aspettava il verde. Mi hanno spiegato che in Germania anche gli autisti sono inflessibili: supponiamo ci sia uno stop. Una macchina, che non ha il diritto di passare, impegna ugualmente la carreggiata. Un normale italiano manderebbe a quel paese la persona, ma , a meno che non sia un napoletano che cerca di farsi soldi alla faccia delle assicurazioni, non passerebbe mai. Perchè per gli italiani è importante non farsi fregare, ma è ancora più importante non farsi male. Insomma, più che salvarsi la faccia è importante salvarsi il culo ( come si può dedurre da due guerre mondiali, iniziate con i più forti e finite con qualche salto della quaglia sempre con i vincenti...). Per i tedeschi è diverso. La macchina ha impegnato la carreggiata quando era il mio turno? E io passo lo stesso! E voi gli direte "Ma no! Ti fai male!" e lui vi risponderà " Ma è il mio turno!". Perchè non è importante salvarsi il culo, l'importante è rispettare il turno...

MESSICANO: mi è capitato qualche volta di attraversare la strada con dei messicani. Molti penseranno: "I messicani sono come i latini, passano sia col verde che col rosso". E invece no. I messicani non passano nè col verde nè col rosso! E non perchè sono pigri ( provate a chiedere ad un messicano il suo numero di telefono: non ve lo dirà mai, al massimo vi darà il suo cellulare e vi chiederà di copiarvelo...) ma perchè hanno paura! Mi hanno spiegato " A Città del Messico devi sempre controllare che non ci siano macchine. Anche quando è verde per i pedoni. Agli automobilisti non gliene frega nulla del diritto dei pedoni." e poi hanno aggiunto "Ma d'altronde a Città del Messico è pieno di persone che per 10 euro ti uccidono chi vuoi. Basta che non sia una persona importante."
Se per altro qualcuno mi può aiutare a risolvere un dubbio, mi fa un piacere: l'altro giorno stavamo camminando per Bamberga e una ragazza messicana, stupita per il fatto che mi ricordassi la strada, mi ha chiesto se avessi studiato a scuola come leggere le cartine delle città. Io le ho riso in faccia, dicendole che basta un minimo di buon senso per sapersi orientare. Lei mi ha detto che in Messico, nessuno sa leggere le cartine. Perchè non c'è la "Cultura delle mappe".
A quel punto è intervenuta una norvegese che mi ha spiegato che in Norvegia c'è la "cultura delle mappe":infatti, si studia a scuola...
Io spero che tutto ciò non sia vero. Perchè altrimenti ho sempre meno fiducia nella globalizzazione...

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